Attaccanti di Serie A svincolati a giugno 2009

Ad 11 ammonta il computo degli attaccanti della nostra Serie A che potranno svincolarsi il prossimo giugno. Andiamo quindi a vedere di chi si tratta:

Quale squadra proverà a rivitalizzare Crespo?
Quale squadra proverà a rivitalizzare Crespo?

a Milano, sponda Inter, sono in due, entrambi argentini; ovviamente sto parlando di Hernan Crespo e Julio Ricardo Cruz. Il primo, 33enne nato a Florida (che non è lo stato americano ma bensì la città più popolosa del dipartimento Vicente Lopez), è una classifica prima punta abilissima a giocare negli ultimi 16 metri e dal fiuto del goal innato. Cresciuto nelle giovanili del River Plate (squadra con cui esordì come professionista) passò nel 1996 al Parma, iniziando la sua lunga avventura italiana; proprio a Parma vincere una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana ed una Coppa UEFA. Dopo quattro stagioni giocate con un’ottima media goal il trasferimento alla Lazio, dove rimase due stagioni (vincendo una classifica marcatori, segnando 26 reti nel suo primo campionato in biancoceleste). Nel 2002, poi, il trasferimento a Milano, sponda nerazzurra; la stagione è sfortunata ed Hernan resterà fermo a lungo, riuscendo comunque a segnare 7 reti in campionato e ben 9 in Champions. In estate il trasferimento al Chelsea, dove Abrahmovic vuole costruire una squadra che sia competitiva da subito: a Londra giocherà una stagione con alti e bassi, segnando 10 reti, per poi venire mandato in prestito l’anno successivo al Milan di Ancelotti (primo tecnico con cui lavorò in Italia). Dopo un altro anno al Chelsea il suo ritorno all’Inter, in cui milita tutt’ora. In questo momento pare che gli spazi per lui siano minimi e qualcuno paventa un suo possibile trasferimento già a gennaio. Difficile comunque pensare possa restare oltre giugno. Chissà, il Valdanito (soprannome affibiatogli per la sua somiglianza con l’ex attaccante argentino Jorge Valdano) potrebbe anche decidere di tornare al suo River, che essendo in grossa crisi (come abbiamo visto ieri) ha bisogno di essere rilanciato.

Cruz invece, 34enne di Santiago del Estero (capitale dell’omonima provincia), crebbe nel Banfield; dopo averci giocato come professionista in 65 incontri di campionato venne acquistato, nel luglio 96, dal River Plate (un mese prima che Crespo si trasferisse al Parma). Con i Millionarios gioca una sola stagione, segnando con regolarità (17 reti in 29 partite); a questo punto viene notato dagli osservatori del Feyenoord, squadra per la quale viene quindi tesserato. A Rotterdam giocherà 86 volte in Eredivisie segnando 44 goal e continuando quindi a mostrare un’ottimo fiuto. A settembre del 2000 viene quindi ingaggiato dal Bologna; inizialmente però el Jardinero troverà difficoltà ad ambientarsi col nostro calcio e nella sua nuova squadra. Piano piano, però, il suo rendimento iniziò a migliorare, finendo col diventare uno dei punti di forza della formazione rossoblù. Nel 2003 il grande salto e l’approdo all’Inter, squadra nella quale ha già giocato più di 100 partite solo in campionato. Ora sembra, vista l’età piuttosto avanzata, possa essere in procinto di lasciare Milano. E’ comunque un giocatore ancora molto valido e che potrebbe risultare utile a diverse squadre del vecchio continente… ma chissà, forse anche lui potrebbe provare a rilanciare il River…

Quale sarà il futuro di Vieri? (worldathletes.com)
Quale sarà il futuro di Vieri? (worldathletes.com)

Ma c’è un altro giocatore in scadenza che ha avuto a che fare con la società nerazzurra: Christian Vieri. Il 35enne nativo di Bologna ha infatti giocato ben sei stagioni all’Inter, squadra di cui era diventato un giocatore simbolo ed un trascinatore: tra il 99 ed il 2005, infatti, giocò quasi 150 partite solo di campionato, segnando 103 reti ed avendo una media goal altissima. Prima di arrivare all’Inter Vieri era stato un po’ un giramondo: dal 1991, anno in cui era diventato professionista, al 1999, anno in cui come detto approdò all’Inter, Vieri giocò in ben otto squadre diverse (tra cui Juventus, Atletico Madrid – dove divenne pichichi della Liga – e Lazio). Una volta chiusa la sua esperienza in nerazzurro, poi, il tanto discusso passaggio agli odiati rivali del Milan, dove giocò però solo 8 partite per passare poi, a gennaio, in prestito al Monaco. In Francia, però, Vieri non ebbe miglior fortuna: dopo 7 sole partite giocate un grave infortunio che lo costrinse anche a saltare il mondiale poi vinto dagli azzurri. Quel giugno firmerà un contratto stagionale con la Sampdoria, rescindendolo però due soli mesi dopo, senza aver mai messo piede in campo. Deciderà quindi di tornare a Bergamo (dove aveva già giocato nella stagione 95/96), ma il suo impiego sarà minimo. Lo scorso anno ha giocato alla Fiorentina, per poi fare ritorno a Bergamo in questa stagione. Ora il contratto è appunto in scadenza, vedremo cosa deciderà di fare il giocatore. Di sicuro è stato una delle migliori prime punte degli ultimi 15 anni, capace di segnare valanghe di goal in Spagna (24 in 24 partite) come in Italia (24 in 23 partite nella stagione 02/03); ora, però, Mr. Novanta Miliardi (soprannome affibiatogli in relazione all’esborso che Moratti pagò alla Lazio quando lo portò a Milano) ha perso lo smalto degli anni migliori e comincia a risultare francamente troppo appesantito nei movimenti per poter continuare a giocare agli altissimi livelli cui ci abituò in passato.

 In scadenza risulta essere anche Inzaghi, ma non il Filippo milanista, bensì suo fratello Simone. Il 32enne piacentino, cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, ha girato un po’ l’Italia prima di riuscire a trovare la sua consacrazione, avvenuta proprio al Piacenza. Correva l’anno 1999, infatti, quando Simone chiuse il campionato con un ottimo bottino di goal: 15 in 30 partite. La sua esplosione non passa inosservata e la Lazio si precipita sul giocatore, vedendo in lui quello che avrebbe dovuto essere il sostituto proprio di Vieri (che nella stessa estate passò all’Inter). A Roma, però, dopo un primo anno in cui mostrò ottime cose (come una quaterna rifilata all’Olympique Marsiglia in Champions League), aiutando la Lazio a vincere lo scudetto, Inzaghino inizierà ad avere una serie di problemi fisici che finiranno col portarlo ai margini della squadra. Nelle successive quattro stagioni, infatti, Simone segnerà 20 sole reti. A gennaio 2005 passerà in prestito alla Sampdoria, ma i continui problemi fisici continueranno a non dargli pace, impedendogli di tornare ai suoi livelli. Dopo altre due stagioni a Roma, in cui ha fatto da riserva a Rocchi e Pandev, il tentativo di rilanciarsi andando in prestito all’Atalanta. L’operazione, però, fallì totalmente e la casella “goal” del suo score rimarrà tristemente vuota. Quest’anno, quindi, l’ennesimo ritorno in biancoceleste, dove però è chiuso oltre che da Rocchi e Pandev anche dal nuovo arrivato Zarate. A questo punto, quindi, facile pensare che Lotito vorrà liberarsi del suo ingaggio (quasi 1 milione di euro), dato che l’apporto di Inzaghi alla causa biancoceleste è quasi nullo. Ci sarà da vedere se ci saranno società di A disposte ad investire su di lui, dato che è un giocatore che nelle ultime stagioni ha fatto davvero troppo poco per poter essere ancora considerato giocatore di livello.

Ritorno a casa in vista, per Frick?
Ritorno a casa in vista, per Frick?

Salendo 200 km più a nord troviamo invece Mario Frick, 34enne nativo di Coira (capitale del Cantone dei Grigioni, Svizzera) ma di passaporto del Liechtenstein, per la cui nazionale ha giocato 77 volte. Comincia la sua carriera giovanile nell’FC Vaduz per poi passare all’FC Balzers, squadra nella quale comincerà a giocare nella Prima Lega svizzera e con la quale esordirà in Europa. Dopo diversi anni giocati in Svizzera (tra San Gallo, Basilea e Zurigo) nell’ottobre del 2000 arriva il suo passaggio all’Arezzo, dove giocherà 23 partite segnando ben 16 reti che gli varranno la chiamata del Verona. Qui esordirà in Serie A, giocando 24 volte e mettendo a segno 7 reti. In estate passerà quindi alla Ternana, dove in tre anni di permanenza metterà a segno la bellezza di 44 goal. Nell’estate 2006, infine, il ritorno in A: Mario decide infatti di firmare per il Siena, squadra nella quale milita tutt’ora. In questa stagione Frick ha disputato sinora 13 partite, mettendo però a segno una sola rete: posto che all’inizio della prossima stagione raggiungerà le 35 primavere è lecito pensare che possa essere lasciato partire…

A Genova, sponda doriana, è invece Claudio Bellucci a trovarsi col contratto in scadenza: il 33enne romano, che proprio alla Sampdoria cominciò la sua carriera da professionista esordendo in A nel 93 a soli 18 anni, ha giocato anche in Venezia, Napoli e Bologna (squadra di cui è stato per sei anni uno dei punti fermi, giocando 184 partite di campionato e segnando 65 reti). Nel 2007, poi, il suo ritorno a Genova dove, nonostante alcuni infortuni, si metterà in mostra e contribuirà fattivamente all’ottima annata dei blucerchiati. Il maggio scorso ha subito la rottura del tendine d’achille, infortunio che l’ha tenuto fermo sino a fine ottobre. Nonostante l’età cominci ad essere importante Bellucci è ancora un giocatore molto affidabile, il cui unico vero limite è dettato forse da una non proprio perfetta integrità fisica.

Scorrendo la lista degli svincolati troviamo poi l’ivoriano Haouliais Axel Cédric Konan; la quasi 26enne ala di Abidjian (ex capitale della Costa d’Avorio) sbarcò a Lecce quando era solo poco più di un bambino, a 15 anni. La prima presenza in A arriva il 17 dicembre del 2000, in una pesante sconfitta subita dai salentini per mano della Juventus. Per Konan, però, quello è un giorno comunque felice. Nelle due stagioni successive (la prima giocata in A, la seconda in B) totalizzerà 25 presenze, condite da tre reti; ma è l’anno seguente, 2003/2004, che Konan si metterà più in mostra: 32 presenze e 6 reti. La sua esperienza in salento verrà intervallata da un prestito al Torino, esperienza che sarà però molto negativa anche perché viziata da un infortunio. Quest’anno pare non essere tenuto in grossa considerazione dal suo tecnico, Beretta, che l’ha sinora messo in campo quattro sole volte, tutte da subentrante a partita in corso. Il giocatore, che pare comunque aver risolto i suoi problemi fisici, potrebbe quindi decidere di lasciare la “sua” Lecce per cercare una squadra in cui giocare con più continuità.

Quale sarà il futuro di Stellone?
Quale sarà il futuro di Stellone?

In scadenza anche un ex compagno di Konan: Roberto Stellone. Il 31enne romano, cresciuto nella Lodigiani, è giunto a Torino dopo un lungo girovagare che l’ha portato in 15 anni di carriera a girare 8 squadre. Dall’estate 2005 si è comunque accasato ai granata. Anche lui come Konan è però ai margini della squadra: ha giocato si 7 volte titolare, ma nell’idea tattica dei mister del Torino pare esserci più spazio per la coppia Amoruso-Bianchi che per lui. Dopo quattro stagioni Stellone potrebbe quindi decidere di lasciare il Toro a fine stagione.

A Verona troviamo invece in scadenza Antimo Iunco, 24enne brindisino. Cresciuto nella squadra della sua città, esordisce in prima squadra giovanissimo, in Serie D. Dopo quattro stagioni tra D e C2 Iunco, che aveva sino a quel momento trovato poco spazio, viene prelevato dall’Hellas Verona, squadra nella quale resta sino all’estate 2007, quando metà del suo cartellino verrà poi acquistata dal Chievo. Coi Mussi Volanti conquiesterà quindi la promozione in A. Quest’anno è già sceso in campo in 10 occasioni, 8 delle quali, però, partendo dalla panchina. Ci sarà quindi da capire quale potrà essere il suo spazio in squadra per il futuro.

Infine a Bologna è la volta di Marco Di Vaio e Gabriele Paonessa. Il primo, ormai 32enne, sembra aver trovato una seconda giovinezza in quel di Bologna: prima di quest’anno lontani sembravano, infatti, i tempi in cui faceva incetta di goal a Parma. Dopo le esperienze con Juventus e Valencia Marco sembrava aver perso quell’istinto da killer mostrato in Emilia; e proprio l’Emilia pare fargli bene: dopo la non estaltante esperienza di Genova Marco è sbarcato in estate a Bologna dove con 12 reti segnate in 16 partite sta dando un grossissimo contributo alla causa. E’ quindi logico pensare che la società vorrà proporgli un rinnovo, è però anche facile immaginare che dopo questo suo rifiorire possano esserci altre società interessate a lui.

Stagione già finita per il giovane talento bolognese Paonessa (datasport.it)
Stagione già finita per il giovane talento bolognese Paonessa (datasport.it)

Paonessa coi suoi 21 anni è il più giovane del lotto. Il giocatore, nativo proprio di Bologna, viene ritenuto uno dei giovani italiani di maggior talento. Il giocatore è nel giro dell’under 21 azzurra già dal 2006, quando esordì, segnando, contro i parietà lussemburghesi. Quest’anno il giocatore, che in realtà più che un attaccante è un trequartista, non era tenuto in considerazione da Arrigoni; con l’arrivo di mister Mihajlovic sembrava potessero aprirsi degli spazi per lui, ma purtroppo ad inizio mese ha subito una lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, infortunio che lo terrà lontano dai campi tutta la stagione. A questo punto, quindi, ci sarà da capire chi vorrà puntare su di un giocatore che arriverà a scadenza di contratto dopo 7 mesi di inattività.

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