Coppa del Mondo per Club FIFA: preview & calendario

Comincia domattina (alle 11.45 ora italiana) il Mondiale per Club 2008.

La scorsa edizione, lo ricorderete sicuramente tutti, venne vinta dal Milan, che s’impose 4 a 2 sul Boca Juniors in finale dopo aver eliminato l’Urawa Red Diamonds (squadra giapponese) nel turno precedente.

il Milan ha appena vinto il suo primo Mondiale per club
Maldini solleva al cielo il trofeo: il Milan ha appena vinto il suo primo Mondiale per club

La scorsa fu un’edizione in cui il Milan fece paradossalmente quasi più fatica contro un avversario mediocre come l’Urawa piuttosto che con una squadra plurititolata come il Boca; gli xeneizes, infatti, arrivarono alla competizione senza il loro giocatore di punta, nonché faro, Juan Roman Riquelme. L’assenza del trequartista della Seleccion fu pesantissima per il Boca, che dopo essersi liberato per 1 a 0 dell’Etoile du Sahel (squadra tunisina) arrivarono alla finale smarriti e non entrarono mai davvero in partita.

Con la sparizione della Coppa Intercontinentale e la creazione di questo torneo gli appassionati hanno la possibilità di gustarsi un po’ del calcio mondiale, vedendo squadre e giocatori che ben lontani sono dai nostri standard.

Lo scorso anno fu il caso del Waitakere, squadra neozelandese che venne eliminata nella gara d’esordio dagli iraniani del Sepahan con un 3 a 1 che sarebbe potuto essere molto più pesante se la squadra asiatica avesse attaccato con più insistenza lungo tutto il corso della partita. Nella squadra oceanica giocava anche Danny Hay, difensore con un passato inglese nel Leeds e nel Walsall. Anche lui, però, fece un po’ la figura dell’amatore, soprattutto ad inizio partita quando i suoi erano completamente rintronati e venivano presi a pallonate dagli iraniani. Discreta impressione (sempre tenendo conto del fatto che stiamo parlando di una squadra neozelandese) fece la coppia d’attacco del Waitakere, formata da due giocatori delle Isole Salomone (compagni di reparto anche in nazionale, quindi): sto parlando di Commins Menapi e Benjamin Totori. I due, infatti, giocarono discretamente, anche se misero in mostra i loro ampi limiti tecnici. Di certo non consiglierei ad una squadra della nostra massima serie di investirci… ma il bello di questa competizione è anche il folklore delle prime partite!

Capitan Hay esulta dopo il goal della bandiera contro il Sepahan
I giocatore del Waitakere esultano dopo il goal della bandiera di Bazeley contro il Sepahan

Come se non bastasse, comunque, il Waitakere ci riproverà quest’anno: i neozelandesi hanno infatti vinto nuovamente l’OFC Champions League, stavolta battendo nella doppia finale (perdendo 3 a 1 l’andata ad Honiara e sbancando 5 a 0 il ritorno in casa grazie ad una doppietta di Allan Pearce ed ai goal di Totori, Emblen e Butler) il Kossa FC, squadra delle Isole Salomone. Vedremo quindi se nel corso di questi 12 mesi i neozelandesi saranno cresciuti. La guida tecnica è sempre la stessa, quella cioè di Chris Milicich. Ciò che mi sentii di dire dopo aver visto la loro partita allo scorso mondiale per club fu che avrebbero avuto bisogno di cambiarla, andandosi a prendere un tecnico europeo con un minimo di esperienza, perché a livello tattico sembravano davvero venire dritti dritti da una partita tra scapoli ed ammogliati.

Neozelandesi che esordiranno proprio domani, nel turno preliminare, prima gara della competizione, contro l’Adelaide United, squadra australiana finalista della Champions League asiatica, dove persero 3 a 0 contro il Gamba Osaka. Il meccanismo è un po’ complicato: l’Australia non fa più parte della Federazione Oceanica ma di quella Asiatica, così le sue squadre di club non giocano l’OFC Champions League ma la Champions asiatica; il regolamento della manifestazione prevede che al Mondiale si qualifichi, in caso di vittoria dell’AFC Champions League da parte di una squadra giapponese, la finalista della AFC Champions League stessa. In questo caso, come detto, il Gamba Osaka, squadra giapponese, ha vinto la Champions League, così l’Adelaide United avrà comunque l’opportunità di giocare questo mondiale. Antenna permettendo (i diritti per la trasmissione in Italia sono stati acquistati in esclusiva da Mediaset Premium, il cui segnale è ogni tanto disturbato ed alle volte mi tocca perdermi alcune partite…) guarderò senz’altro il match, per poi riportarvi il più dettagliatamente possibile l’andamento dello stesso.

Miguel Calero, portiere del Pachuca. Un suo grossolano errore portò alleliminazione prematura del Pachuca alla scorsa edizione del Mondiale per Club
Miguel Calero, portiere del Pachuca. Un suo grossolano errore portò all'eliminazione prematura del Pachuca alla scorsa edizione del Mondiale per Club

Sabato mattina alla 5.45 sarà poi la volta di Al Ahly contro Pachuca. Così come il Waitakere anche i messicani tornano dopo un anno a questa competizione. Dodici mesi fa, infatti, il Pachuca arrivò al Mondiale grazie alla vittoria in CONCACAF Champions Cup contro i connazionali del Chivas Guadalajara (vittoria che arrivò solo ai rigori, dopo un doppio confronto serratissimo); l’esperienza della squadra allenata da Enrique Meza fu però infausta, terminando dopo i primi 90 minuti. I tunisini dell’Etoile du Sahel, infatti, dopo aver condotto una partita a fare barricate davanti alla propria porta riuscirono a trovare una rete fortunosa, complice un erroraccio di Calero, sul finale di partita, riuscendo quindi a passare il turno.

Questa volta il Pachuca giunge al Mondiale grazie alla vittoria della CONCACAF Champions Cup contro il Deportivo Saprissa. C’è da scommettere, però, che non vorranno bissare la pessima esperienza dello scorso anno, quando, trascinati da un grande Damian Alvarez, soffrirono soprattutto la mancanza di una prima punta di peso (Cacho non si dimostrò all’altezza della situazione, almeno non in quell’occasione) e vennero incredibilmente ed immeritatamente eliminati al primo turno.

L’Al Ahly, dal canto suo, giunge a questa manifestazione dopo essersi imposto in finale di CAF Champions League contro i camerunensi del Cotonsport Garoua, vincendo l’andata in casa per 2 a 0 permettendosi poi di impattare 2 a 2 il ritorno. Egiziani che sono il club africano più titolato di sempre, con un palmares di tutto rispetto: 32 titoli nazionali, 35 coppe d’Egitto, 3 Supercoppe d’Egitto, 7 coppe di Hussein, 6 CAF Champions League, 4 Coppa delle Coppe africana e 3 Supercoppa africana. Difficile pensare, per la società del Cairo, di arricchire ulteriormente questo palmares vincendo il Mondiale; di certo, però, andranno in Giappone decisi a vender cara la pelle!  

Yasuhito Endō, 73 presenze in nazionale, è uno dei giocatori più rappresentativi della squadra di Osaka
Yasuhito Endō, 73 presenze in nazionale, è uno dei giocatori più rappresentativi della squadra di Osaka

Il Gamba Osaka, invece, se la vedrà domenica mattina alle 11.30 contro la vincente del turno preliminare. La squadra giapponese viene da una recente serie di successi piuttosto importanti, che l’hanno portata in auge. Sono infatti risultati i vincitori del campionato giapponese, della Coppa Yamazaki Nabisco (Coppa della J. League) e della Supercoppa Xerox (Supercoppa giapponese) 2007 nonché, come detto, dell’AFC Champions League, oltre che della prima edizione della Pan-Pacific Cup (dove in finale hanno schiantato 6 a 1 gli statunitensi del Houston Dynamo). Nella loro storia, inoltre, hanno vinto una Coppa dell’Imperatore nel 1990 (quando ancora non esisteva la J. League e la squadra si chiamava Matsushita) ed una J League nel 2005.

Personalmente, però, quando li ho visti giocare proprio contro l’Adelaide United in finale di Champions non mi hanno destato una grandissima impressione. Una squadra non si può certo giudicare da una partita, ma se dovessi esprimermi direi che questo Gamba mi è sembrato inferiore all’Urawa dello scorso anno.

Mercoledì prossimo (11.30) entrerà invece in scena l’LDU Quito, squadra che si è qualificata grazie alla vittoria in Libertadores ai rigori, nel doppio combattutissimo scontro con i brasiliani della Fluminense (mattatore di quella doppia finale fu Thiago Neves, capace di segnare 4 reti in due partite, per poi però sbagliare uno dei rigori della serie finale).

La squadra della capitale ecuadoriana ha un palmares piuttosto scarno, soprattutto se confrontato con le grandi del sudamerica; ha però il merito di averci creduto sino in fondo, riuscendo quindi, come abbiamo detto, a vincere la sua prima Libertadores strappando, di conseguenza, un biglietto per il Giappone.

Nell’immaginario collettivo la squadra favorita di questa competizione è, per ovvi motivi, quella europea. Sempre nell’immaginario collettivo risiede la convinzione che le squadre asiatiche, africane, nord americane ed oceaniche non hanno alcuna chance di vittoria, e che quindi l’unico ostacolo tra le compagini europee e la vittoria finale possa essere solo una squadra sudamericana. Quest’anno, in realtà, non so cosa potrà fare l’LDU, squadra dai modesti valori tecnici.

Infine giovedì 18 sarà la volta del Manchester United, vincitore il 21 maggio scorso dell’UEFA Champions League. Tutti ricorderete sicuramente come andò in quella finale tutta inglese che vide fronteggiarsi la squadra di Ferguson con il Chelsea; il goal del neo pallone d’oro Cristiano Ronaldo ad aprire la partita, quello di Lampard a riportare il risultato in equilibrio. Ai rigori, poi, dopo gli errori di Ronaldo e Terry (con il capitano che scivolò finendo col

Dopo lIntercontinentale del 1999 Ferguson vuole il Mondiale per Club
Dopo l'Intercontinentale del 1999 Ferguson vuole il Mondiale per Club

sedere a terra, sbagliando un rigore che se segnato avrebbe consegnato il titolo alla squadra londinese) arrivò quello decisivo di Anelka, che chiuse i giochi. 

Ferguson, privo degli infortunati Brown ed Hargreaves, ha deciso di portare in Giappone i seguenti giocatori: Van Der Sar, Neville, Evra, Ferdinand, Cristiano Ronaldo, Anderson, Berbatov, Rooney, Giggs, Foster, Park, Vidic, Carrick, Nani, Scholes, Welbeck, Rafael, O’Shea, Evans, Fletcher, Gibson, Kuszczak, Tevez.

Tra poco più di 9 ore, quindi, la competizione avrà inizio.

Domenica 21, poi, sapremo chi sarà il nuovo CAMPIONE MONDIALE per CLUB.

 

Ecco il calendario:

Turno Preliminare
11/12 Adelaide United – Waitakere United (Tokyo, 11.45)

Quarti di Finale
13/12 Al Ahly – Pachuca (Tokyo, 5.45)
14/12 Vinc.preliminare – Gamba Osaka (Toyota, 11.30)

Semifinali
17/12 Vinc. primo quarto – LDU QUito (11.30)
18/12 Vinc. secondo quarto – Manchester United (Yokohama, 11.30)

Finali
18/12 5-6 posto (Yokohama, 8.30)
21/12 3-4 posto (Yokohama, 8.30)
21/12 1-2 posto (Yokohama, 11.30)

1 commento

  1. In Nuova Zelanda, allora, potrei coronare il mio sogno di arrivare a giocare in Serie A…
    forse!

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