Dani Alves e Mascherano: upgrade sicuri!

Dani Alves e Mascherano - Copertina SportDani Alves e Mascherano prossimi acquisti della Juventus?

E’ questa la bomba di mercato che diverse fonti di mercato, tanto italiane quanto spagnole, hanno sganciato nelle ultime ore. Due dei super titolari del Barcellona sia di Guardiola che di Luis Enrique avrebbero già trovato l’accordo economico con la società piemontese, che potrebbe quindi strappare due campioni di fama mondiale al club che solo dodici mesi fa gli impedì di tornare ad issarsi sul tetto d’Europa.

Le voci hanno iniziato a circolare con forza a partire da martedì, per intensificarsi sempre di più nella giornata di mercoledì.
Le situazioni dei due sono ovviamente differenti sotto pressoché ogni aspetto, ma hanno trovato un’obiezione comune in molti appassionati che ho visto commentare questo possibile duplice acquisto juventino:

Dani Alves e Mascherano sono troppo avanti con l’età.

Un’obiezione che fino ad un certo punto posso anche capire, ma che a mio avviso decade sicuramente quando si parla di giocatori con la loro qualità assoluta. Due tra i calciatori migliori al mondo ancora oggi.

DANI ALVES

La situazione più vicina a realizzarsi pare essere quella del difensore esterno destro brasiliano, che dopo otto anni di militanza blaugrana sembra davvero destinato a lasciare Barcellona, bloccando a 391 le sue presenze in squadra.

Nel post Cafu Dani Alves si è conteso con Maicon la palma di miglior terzino destro del Brasile, per non dire del mondo (giusto Lahm, che però ha giostrato in più posizioni del campo, si è elevato sino ai loro livelli, negli ultimi anni).

Più esplosivo e potente l’ex interista, più tecnico e raffinato l’ex sevillista. Difficile fare un paragone in senso assoluto, trattandosi di due calciatori che ai massimi livelli hanno vinto tutto, risultando a tratti addirittura dominanti.

Alves è un calciatore indiscutibile sotto praticamente ogni punto di vista, che eleverebbe drasticamente il livello di qualità della squadra allenata da Massimiliano Allegri.

Ma partiamo dai perché: Dani Alves fece inserire, rinnovando col Barcellona lo scorso anno, una clausola che gli permette di liberarsi a parametro zero entro il cinque giugno di quest’anno, quindi ben prima della naturale scadenza dell’accordo (30 giugno 2017).

Ormai da almeno un paio di stagioni sul piede di partenza ad ogni estate, pare che il terzino brasiliano abbia dato mandato alla propria agente, Dinorah Santana, di vagliare possibili club interessati all’acquisizione del suo cartellino, trovando terreno fertile in quel di Torino.

Dinorah Santana
Dinorah Santana

L’offerta avanzata da Marotta & Co. si attesterebbe sui cinque milioni annui, con accordo triennale (pare che il D.G. juventino preferisse limitarsi a due, ma l’intesa sarebbe stata con scadenza a giugno 2019).
Un’offerta sicuramente economicamente importante e pesante per le casse di una società che oggi al proprio titolare nel ruolo, lo svizzero Stephan Lichtsteiner, offre meno della metà (dovrebbe prendere 2.3 milioni netti bonus compresi).

Però, come dicevo in precedenza, le qualità di Dani Alves sono assolutamente indiscutibili.

Tecnicamente il brasiliano è dotato di un bagaglio notevolmente superiore a quello del giocatore elvetico, i cui punti forti sono soprattutto atletici e tattici.

Se per quanto concerne la corsa il brasiliano potrebbe pagare qualcosa in resistenza, va però detto che è altresì dotato di un cambio di passo che – unito a capacità di dribbling assolutamente inusuali in un terzino – Lichtsteiner non possiede.
Indubbiamente vero invece che da un punto di vista tattico lo svizzero pare essere più affidabile, per quanto non sempre perfetto nemmeno lui, del verdeoro.

Qui c’è comunque da aprire una parentesi: Dani Alves ha giocato per anni, arrivando a dominare, in una difesa a quattro. Quindi, seppur in un contesto particolare come quello blaugrana, con dei compiti difensivi sulla carta più gravosi di quanto non succederebbe ad un esterno di un 3-5-2 (ammesso e non concesso che la Juve resti fissa su questo modulo).

Ecco quindi che se da una parte i possibili minus rispetto a Lichtsteiner vanno in qualche modo a compensarsi, dall’altra i plus del brasiliano restano assoluti. Oltre alla grande capacità di bucare le difese avversarie sulla fascia, infatti, Dani Alves è in possesso di un calcio di livello assoluto, che lo porta a scoccare spesso ottimi cross quanto a calciare – specialmente dalle fasce – calci piazzati al bacio. Tutte cose in cui il corrispettivo elvetico pecca invece fortemente.Dani Alves

Non solo: l’upgrade maggiore Dani Alves lo porterebbe probabilmente in fase di costruzione, vera pecca di Stephan Lichtsteiner.
Perché se è vero che nonostante i limiti al cross l’apporto in fase offensiva dell’ex laziale è sempre e comunque costante, è quello in prima costruzione che spesso viene a mancare, o in cui comunque pecca fortemente.

Con mezzi tecnici abbastanza limitati, lo svizzero risulta infatti essere uno dei punti deboli proprio nella fase di prima costruzione molto più che in quella offensiva. Un aspetto del gioco che invece Dani Alves ha potuto curare e che rispetto al quale ha potuto crescere tantissimo nel tiki-taka guardiolano in primis.

Insomma, difensori che sanno trattare il pallone come riesce a fare Dani Alves ce ne sono veramente pochissimi al mondo.

JAVIER MASCHERANO

El Jefecito è stato probabilmente il mediano più forte della sua generazione.

Almeno sino a quando un bel giorno Pep Guardiola, in uno dei suoi deliri mistici di onnipotenza, non decise di retrocederlo a centrale di difesa, con un triplice effetto: allungargli la carriera (per ovvi motivi), coprire il buco rappresentato dal compagno ideale da affiancare a Piquè ed infine non farlo entrare in conflitto per una maglia da titolare col canterano Busquets.

Proiettato in Italia, e nel sistema Juventus in particolare, credo però che Javier Mascherano possa fungere meglio nel suo ruolo naturale, quello mai abbandonato con l’Albiceleste: la mediana.

Questo perché, innanzitutto, i due moduli di gioco sono molto differenti: difesa a quattro con due centrali il Barcellona, difesa a tre con tre centrali la Juventus.
Già solo questo produce un modo molto differente di interpretare il ruolo, che Mascherano dovrebbe comunque imparare pressoché da zero in questo senso.Javier Mascherano

In più a differire è soprattutto l’interpretazione della fase difensiva dei due club, se è vero che il baricentro del Barça è sempre tremendamente alto, mentre quello della Juventus è mediamente più arretrato, in particolar modo contro club del massimo retaggio (con i blaugrana che invece non cambiano praticamente mai il loro approccio alle gare).
Così se in Spagna si trova a giocare spesso alto con una squadra molto aggressiva, a Torino potrebbe anche finire col trovarsi, almeno in certi match di Champions, abbastanza schiacciato a ridosso della propria area di rigore, palesando con ogni probabilità tutte le mancanze dovute ad un ruolo di per sé non suo (quello di difensore centrale in generale).

Non solo. La Juventus a centrocampo conta su tre titolarissimi: Paul Pogba, Claudio Marchisio e Sami Khedira.

Di questi, uno (l’italiano) è attualmente infortunato, cosa che lo costringerà per altro a saltare l’inizio della prossima stagione. Un altro (il tedesco) è invece un infortunato cronico, cosa che lo porta a saltare moltissimi match durante l’anno.

In una situazione del genere non c’è quindi nulla di meglio, con tutto il rispetto per i vari Lemina, Hernanes, Sturaro ed Asamoah, di andare a prendere un quarto giocatore della stessa levatura (se non addirittura di caratura superiore come potrebbe essere Mascherano) per garantire una maggior copertura delle tre maglie da titolare, in particolar modo da quando Marchisio dovesse tornare a disposizione.

Con quattro giocatori di questo calibro in rosa, infatti, Max Allegri potrebbe affrontare con più tranquillità tanto la parte terminale della riabilitazione del centrocampista Azzurro, quanto le continue ricadute del fragilissimo tedesco. Un upgrade non da poco, per una squadra che vuole diventare competitiva ai massimi livelli anche in Italia.

Jefecito che sarebbe stato avvicinato dalla Juventus già in aprile – secondo quanto già all’epoca raccontò il quotidiano iberico Sport – e che avrebbe trovato oggi l’accordo economico con il club piemontese, che ora dovrà però provare a convincere il Barcellona a lasciare andare uno dei propri cardini delle ultime stagioni (i soli beninformati parlano di un costo del cartellino che si aggirerebbe intorno alla ventina di milioni).Javier Mascherano

DANI ALVES E MASCHERANO: SI’ O NO?

Sì.

Almeno, se la società Juventus dovesse rendersi conto, dopo essersi fatta i dovuti conti in tasca, che l’acquisto dei due blaugrana è sostenibile dalla società, dovrebbe affondare i due colpi senza esitare.

Perché come detto il livello della squadra, sotto un po’ tutti gli aspetti, salirebbe notevolmente grazie a questi due acquisti.

Certo, qualcuno dovrebbe probabilmente partire per fare loro spazio. Ad esempio quello Stephan Lichesteiner che non credo accetterebbe di buon grado di fare la riserva di Dani Alves.

E qui apro una parentesi: sulla fascia destra il club di Torino potrebbe fare un’operazione simile a quella avvenuta a sinistra, con l’affiancamento ad Evra di un giovane di grande prospettiva come Alex Sandro.
La società piemontese potrebbe quindi sacrificare il terzino elvetico per acquistare due suoi omologhi, Alves ed un giocatore giovane, disponibile a non essere titolare da subito e di prospettiva.

Volendo, quantomeno per l’immediato, un nome potrebbe averlo anche in casa: Pol Lirola, giocatore di cui parlo ne “La carica vol. 3“. Un classe 1997 davvero molto interessante, sicuramente tra i migliori interpreti dell’intero campionato Primavera. Certo potrebbe non essere prontissimo subito, ma nel complesso potrebbe accettare di giocare scampoli di match per crescere all’ombra di uno dei migliori interpreti di ruolo.
Così ci sarebbe un anno di tempo (o eventualmente sei mesi, sino a gennaio) per capire di che pasta è fatto l’ex Espanyol, valutando se può avere la prospettiva di soppiantare Alves col passare degli anni o se come futuro terzino destro del club dovrà essere cercato qualcun altro.

Di certo ancora una volta la Juventus, con queste due trattative – se diventeranno colpi di mercato effettivi lo scopriremo solo nelle prossime settimane -, si conferma la società in Italia più attenta e capace nella pianificazione tecnica delle proprie strategie. Chapeau a loro.Juventus

E IL BARCELLONA?

Poniamo caso che il Barça finisca col veder partire davvero Dani Alves e Mascherano. Quali sarebbe le mosse successive del sodalizio blaugrana?

Almeno da un punto di vista strettamente teorico il futuro della fascia destra del Barcellona dovrebbe essere già scritto, con Aleix Vidal acquistato a tempo debito proprio con l’intenzione di raccogliere l’eredità dell’omologo brasiliano.

Però dalla Spagna giungono voci secondo cui il giocatore non avrebbe convinto fino in fondo il tecnico blaugrana, che non a caso avrebbe continuato a puntare su Dani Alves (su cui il club pare puntasse fortemente anche per la prossima stagione).

Così la soluzione home made potrebbe prevedere l’adattamento vita natural durante di Sergi Roberto, già provato nel corso dell’ultima stagione nel ruolo – per lui inedito, essendo una mezz’ala – di terzino destro, sicuramente con buone risposte da parte del ragazzo nativo di Reus.

Sport parla però di una terza opzione, in questo caso esterofila: tornare sul mercato per riportare alla base l’ex Héctor Bellerín (anche lui schedato ne “La carica vol. 3“), attuale titolare della fascia destra Gunners nonché residente dal 2003 al 2011 a La Masia.

Tutte soluzioni che il club blaugrana dovrà vagliare attentamente, pare spiazzato dalla scelta – che in Spagna danno già per certa – di Dani Alves di lasciare il club per trasferirsi in Italia.

Penso sia invece molto difficile, anche ammettendo che la Juventus abbia davvero un preaccordo di massima con Mascherano, che el Jefecito lasci le ramblas. Luis Enrique lo considererebbe infatti – e come dargli torto! – un giocatore fondamentale per il suo Barcellona, che non si capisce quindi come potrebbe accettare di perdere un uomo ed un calciatore del genere.Dani Alves e Mascherano

Ma nel calciomercato, si sa, c’è sempre da aspettarsi qualsiasi cosa: dalla possibilità che Dani Alves e Mascherano alla fine decidano di rimanere entrambi in Catalogna, a quella di vederli sbarcare a braccetto in Serie A…


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