L’Opinione – Nell’involuzione del calcio italiano c’è qualcosa che cresce?

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Ieri sera leggevo la Gazzetta e mi è capitato di far soffermare il mio pensiero su quello che potrebbe essere la mediana titolare della nostra nazionale stasera, nell’amichevole con la Polonia.

De Rossi, Pirlo, Marchisio.

Ovvero sia uno dei migliori centrocampisti al mondo degli ultimi non so quanti anni accompagnato da due ragazzi completissimi, che pur senza rappresentare il top mondiale sono sicuramente tra i centrocampisti più interessanti del globo.

Nel complesso quindi se andiamo a valutare il valore di Andrea Pirlo (che pur non essendo più brillante come qualche anno fa può restare, nel suo ruolo, giusto dietro al solo Xavi oggi come oggi), Daniele De Rossi (reduce da un paio di stagioni un po’ sottotono, ma al top della forma tra i migliori mediani al mondo) e Claudio Marchisio (che sta finalmente dando continuità alle sue prestazioni, arrivando a mantenere le promesse fatte in gioventù) ecco che ci troviamo una mediana di altissimo livello. Indubbiamente tra le migliori sullo scenario internazionale.

E, soprattutto, tra le migliori che la nostra nazionale ricordi.

Tanto per curiosità sono andato a riguardarmi le convocazioni fatte dai nostri C.T. in occasione dei principali tornei importanti degli ultimi anni. Giusto per paragonare quelle nazionali a quella che partirebbe oggi per l’Europeo di Polonia ed Ucraina, se solo fosse alle porte.

E ciò che ne esce è, a mio avviso, piuttosto interessante.

Nel ’98 ci rechiamo in Francia stretti nella morsa del dualismo Del Piero – Baggio con una squadra assolutamente di tutto rispetto ma con un centrocampo a mio avviso non eccezionale.
Tra i convocati troviamo infatti Albertini, Dino Baggio, Cois, Di Biagio, Di Livio, Di Matteo e Moriero. Per un pacchetto di centrocampo interessante ma che, nel complesso, paga qualcosa rispetto ad oggi.

Due anni più tardi in Olanda le cose cambiano relativamente e gli innesti di Conte, Ambrosini e Fiore certo non stravolgono le cose.

In Corea ci presentiamo invece con una nazionale molto forte tra porta (Buffon, Toldo e Abbiati), difesa (Maldini, Cannavaro e Nesta) e attacco (Del Piero, Inzaghi, Totti, Vieri e Montella, sulla carta forse il miglior reparto offensivo che la nostra nazionale abbia mai avuto da quando la seguo) e che presenta proprio a centrocampo forse qualche lacuna con Zanetti, Gattuso, Di Biagio, Di Livio e Tommasi che compongono una mediana robusta e affidabile ma certo non qualitativamente sopraffina.

Le cose si prova a cambiarle già due anni dopo, quando per il Portogallo partono anche Fiore, Pirlo e Camoranesi.

Ma nel complesso il centrocampo migliore della nostra nazionale in questi ultimi anni è comunque quello del 2006, guarda caso cioè quanto l’Italia riesce ad imporsi a livello Mondiale.
Per la Germania partono infatti De Rossi, Pirlo, Gattuso, Camoranesi, Perrotta e Barone.

Tralasciando questi ultimi due ecco che prendendo i primi quattro esce una mediana ricca di qualità, corsa, atletismo, spirito di sacrificio, inventiva, fantasia. Una mediana completa, vivace, con un faro nel pieno della carriera e un mediano dalle qualità straordinarie capace di recuperare palloni per tre.

Già due anni più tardi le cose sono un po’ diverse. Per non parlare dell’ultimo Mondiale, quando Pirlo è infortunato e non può dare il suo apporto, Marchisio non è ancora sbocciato del tutto ed è pure usato fuori posizione, Gattuso è ormai solo lontano parente di quello capace di laurearsi campione del mondo quattro anni prima, ecc.

Oggi potremmo invece appunto presentarci con una mediana completa, un po’ come nel 2006. Dove ancora una volta inventiva, freschezza, capacità d’inserimento ed esperienza si unirebbero in un mix molto interessante.

Se poi ai tre succitati si aggiungono in alternativa Aquilani, Montolivo, Nocerino e Thiago Motta (a patto che siano in condizione, ovviamente) ecco che ne esce un centrocampo complessivamente di livello.
Certo non paragonabile a quello spagnolo. Ma che se la potrebbe giocare con tutti gli altri.

Quindi insomma… è innegabile che il nostro movimento calcistico si stia involvendo e che la nostra nazionale abbia passato tempi migliori (basti pensare alla situazione della difesa o dell’attacco, dove non ci sono più i campioni assoluti che c’erano solo qualche anno fa).

Però… bisogna sempre vedere anche la parte piena del bicchiere. Ed ecco che allora le risposte che potrebbero arrivare dal centrocampo dovrebbero quantomeno strapparci mezzo sorriso!

2 commenti

  1. Effettivamente mancano i campioni di qualche anno fa, ma ci sono tante nuove promesse che… potrebbero sorprenderci!!!

    1. Finché non ci sono club che gli danno fiducia difficile crescano e possano sorprendere chicchessia.

      Detto ciò, a chi ti riferisci nello specifico?

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